Uno spettacolo sulla sostenibilità può riuscire davvero a coinvolgere e donare qualcosa di prezioso al pubblico presente in sala? Quando abbiamo deciso di mettere in scena “Come ti salvo il Pianeta”, eravamo certi che la risposta a questa domanda fosse affermativa!

Oggi decine di teatri e repliche più tardi il nostro spettacolo “Come ti salvo il Pianeta” giunge sulle pagine digitali di 3B Meteo come uno degli spettacoli maggiormente degni di nota sul delicato tema della sostenibilità. Questo piccolo grande traguardo ci riempie di orgoglio e ci dona la forza di andare avanti in una missione – quella di creare consapevolezza e quindi cambiamento – che è quantomai urgente.

Un grazie speciale a Valeria Pagani che firma l’articolo.

“Il teatro vuole portare all’azione. Vuole far riflettere lo spettatore – che è cittadino, che è essere umano – davanti a una delle emergenze più drammatiche e pervasive dell’attualità: gli impatti che l’uomo produce sul pianeta. Sovrasfruttamento delle risorse, emissioni di gas climalteranti, milioni di tonnellate di plastica disperse nell’ambiente, distruzione della biodiversità, inquinamento dell’aria, giusto per citarne qualcuno.Impatti che il nostro pianeta non potrà sopportare ancora a lungo e che vanno quindi cambiati e fermati, dirigendo i nostri stili di vita e di consumo verso modelli più sostenibili. “Uno spettacolo parte sempre da una domanda e la domanda è: di che cosa c’è bisogno adesso? Quale può essere il nostro contributo come attori che comunicano il mondo? Per noi, dopo la pandemia, la risposta è stata immediata: serviva più che mai parlare di come sta il nostro pianeta. Quindi abbiamo deciso di inserire le tematiche ambientali nei nostri spettacoli” a parlare è Mara Moschini, attrice che, insieme a Marco Cortesi, porta per i teatri italiani lo spettacolo “Come ti salvo il Pianeta”. Uno spettacolo che racconta le tematiche ambientali attraverso le storie di persone – tra cui gli attori stessi – che hanno scelto di vivere in modo più sostenibile la loro quotidianità, consapevoli del fatto che la sostenibilità non è sacrificio o rinuncia, ma ricchezza e divertimento…”